
Probabilmente, non esiste un’azione più generosa al mondo di quella connessa con la donazione di organi, dal momento che gli espianti vengono spesso eseguiti a favore di un emerito sconosciuto e che, dunque, non esiste alcun tornaconto personale o vantaggio immediato nel privarsi di una parte del proprio corpo, se non quell’ampia soddisfazione che deriva dal sapere che, da qualche parte nel mondo, qualcuno vive grazie a noi.
Anche se il movente per una donazione risulta per definizione completamente disinteressato, può tuttavia accadere che il fato tenga in considerazione le circostanze che hanno prodotto il nobile gesto e che un cieco atto d’amore dia il “la” in modo del tutto imprevisto ad un’autentica storia d’amore tra il donatore e la sua ricevente, perfetti sconosciuti al momento di operare il loro rispettivo ingresso in sala operatoria.

La dolce storia narrata, degna di un romanzo di Dickens, ha avuto per protagonisti Chris donatore di fegato, ed Heather, paziente affetta da un cancro e bisognosa di ricevere un organo nuovo per non vedere la sua cartella clinica sprofondare rapidamente verso quella condizione terminale che lascia ben pochi spiragli alla speranza.
Benché legati da un lontano rapporto di parentela, i due non si conoscevano affatto e Chris asserisce di non aver mai avuto una percezione delle fattezze o della voce di Heather prima di incontrarla a seguito dell’intervento e prima di comprendere che la cugina alla quale aveva salvato la vita con il suo nobile gesto avrebbe potuto trasformarsi nell’inizio di una nuova vita congiunta per entrambi.
Al termine della lunga convalescenza di Heather, fortunatamente risoltasi per il meglio, i due protagonisti della storia hanno infatti deciso di incontrarsi per pranzare insieme e per cercare di conoscersi, dato che ormai condividevano un legame squisitamente biologico e fin dalle prime battute è scoccata quella proverbiale scintilla che ha visto donatore e ricevente venire travolti da un’insospettata passione, destinata a concludersi poche settimane fa in prossimità di un altare.
Oggi, i coniugi Chris e Heater Dempsey possono godersi la loro luna di miele ed essere grati ad un’azione talmente generosa e altruista da dover necessariamente tradursi in una sorta di ricompensa affettiva destinata ad ampliarne la portata, senza ad andare ad incidere sul movente alla base del trapianto.
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