Da una cinquantina d’anni circa, il nostro Paese si trova alle prese con la (spesso sterile) volontà di riformare la televisione pubblica, rendendola libera dalle catene partitiche che ne determinano la programmazione, un po’ più interessante e magari persino in grado di leggere le nuove tendenze di un mercato nel quale la tv generalista si sta lentamente avviando verso una degna sepoltura a sua delle coltellate inflittale da pay-tv, sistemi on demand e canali tematici.
In attesa che la nuova Rai si presenti in tutto il suo splendore, in casa Apple hanno deciso di accelerare il declino dell’arcaica televisione, andando ad ampliare il sistema Apple TV attraverso l’adozione di peculiarità tipiche di ogni pay tv e di un apparato complessivo  che si propone di unire l’offerta televisiva presente sulle piattaforme mediatiche più evolute con tutte quelle funzionalità che hanno reso i dispositivi Apple tanto amati nel mondo.
Stando alle prime indiscrezioni relative a quella che si annuncia come l’ennesima rivoluzione messa in campo dall’azienda di Cupertino, pare infatti che il progetto Apple TV verrà integrato dell’assistente vocale Siri (che svolgerà la funzione di un moderno Virgilio intento a traghettare l’utente nei meandri della nuova televisione) e dalla possibilità di giungere ad un’interconnessione completa tra i dispositivi domestici, finalizzata alla sincronizzazione dell’apparato televisivo con smartphone, tablet e pc, logicamente a marchio Apple.
In sostanza, la nuova Apple TV, il cui annuncio ufficiale potrebbe giungere già nel prossimo mese di giugno, andrà a sfruttare la presenza di tutte le peculiarità presenti sui sistemi operativi OSX e Iosper giungere ad una ridefinizione dei parametri legati alle smart tv, finalizzata a porre la nuova tele interattiva a marchio Apple a metà strada tra un’evoluta pay tv di tipo calssico (sul modello di Sky, per intenderci) e un’embrionale tentativo di dar vita ad una televisione interattiva a 360 gradi.
Oltre alla presenza di 25 canali esclusivi dedicati, della possibilità di impostare timer e programmazioni varie, la nuova Apple TV consentirà cioè una gestione del dispositivo fisico molto più efficiente e basata su quel riconoscimento vocale e su quella sincronizzazione che hanno rese celebre l’universo Apple ad ogni latitudine, con buona pace di mamma Rai e dei suoi soporiferi sceneggiati collocati in prima serata in attesa di una riforma qualunque.
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