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La cementificazione erode le nostre coste per 8 km ogni anno

29 Giugno 2016
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La cementificazione erode le nostre coste per 8 km ogni anno

Potendo scegliere e disponendo dei mezzi economici necessari, probabilmente chiunque desidererebbe possedere una casa sulla spiaggia che si affaccia dolcemente sulla costa, regalandoci una vista da sogno e togliendoci il fastidio di effettuare il tragitto necessario alla balneazione, in barba a tutti i villeggianti e a quelle norme di buon senso che impongo di non edificare nei pressi dei luoghi di interesse pubblico.

Dato che siamo in Italia, pare che l’eventualità da sogno ipotizzata in sede iniziale sia sempre più destinata ad assumere i contorni di un fatto reale e che, anche fronte di decenni di moniti e denunce, la cementificazione selvaggia continui a mangiare le nostre coste e a riempire di edifici aree del pianeta evidentemente destinate a tutt’altro utilizzo e al pubblico godimento.

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Stando ad un recentissimo allarme lanciato dai responsabili di Legambiente, pare infatti che il 51% del nostro stupendo patrimonio costiero sia già stato eroso dal cemento e che il trend prosegua inarrestabile, a colpi di edilizia abusiva e successivi condoni, con una velocità pari a 8 km l’anno, comportando un’ulteriore erosione delle coste destinata a crescere secondo modalità che assomigliano sempre di più ad un norma assoluta e sempre di meno ad una sciagurata eccezione.

Se si considera che la nostra Penisola vanta la bellezza di 7 mila km complessivi di coste, la costruzione di palazzi, ville e caseggiati abusivi in aree deputate alla balneazione ha assunto modalità da incubo, con oltre 3500 km di spiagge andate in fumo e regalate ad abitazioni private senza alcun ritengo di fronte alla bellezza del paesaggio e agli introiti che il turismo comporta ogni anno nelle nostre località marittime.

Se alla cementificazione selvaggia riscontrata dal rapporto Goletta Verde si vanno da aggiungere, inoltre, circa 14 mila infrazioni annue in materia di salvaguardia ambientale degli habitat marittimi e fenomeni come il Riscaldamento Globale in grado di alterare i flussi delle maree e gli equilibri tra mare e costa, risulta evidente che le nostre coste si trovano palesemente a rischio di estinzione e che tutti quei furbetti che hanno sognato per ani una villetta in riva al mare potrebbero trovarsi presto con la loro villetta, ma senza più un mare e una spiaggia sui quali affacciarsi al mattino.

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