fbpx
Scienza e Tecnologia
1

Nuovo attacco hacker su scala globale, colpita Chernobyl

28 Giugno 2017
4117 Visualizzazioni
0 Commenti
2 minutes read
Nuovo attacco hacker su scala globale, colpita Chernobyl

Assimilati in tutto e per tutto dall’immaginario comune e dalla stampa globale, gli attacchi hacker si dividono in realtà in due distinte categorie, dal momento che i sistemi informatici vengono generalmente violati per mostrare la fallibilità di un universo basato sul Web (ed invitare dunque gli utenti ad una maggiore prudenza online in modo indiretto), oppure per generare disservizi finalizzati a chiedere riscatti in denaro o prendere “in ostaggio” i dispositivi degli utenti al fine di danneggiarli.

Se il recente attacco denotato dal virus WannaCry può a pieno titolo venire inserito nella seconda categoria e se buona parte dei fruitori della Rete hanno realmente provato il desiderio di piangere a seguito dell’infezione contratta, pare che un nuova offensiva su scala globale abbia avuto luogo nella giornata di ieri, andando a colpire siti e domini di pubblico interesse e generando allarmi ad ogni latitudine.

attacco hacker

Partito da Russia e Ucraina, l’attacco hacker avrebbe colpito infatti violato la celeberrima centrale nucleare di Chernobyl, l’agenzia pubblicitaria inglese Wpp e la ditta di trasporti marittimi Moller-Maersk, oltre a decine di migliaia di computer privati; tutti alle prese con la canonica richiesta di riscatto in BitCoin.

Oltre a provocare una serie quasi infinita di disagi in Ucraina a chiunque doveva spostarsi per lavoro o cercare di effettuare un pagamento attraverso carta di credito, il ransomware ha infatti reso inutilizzabile un enorme quantitativo di dispositivi in gran parte del mondo, riuscendo persino ad infiltrarsi in quei sistemi informatici bancari che dovrebbero trovarsi protetti da misure pressoché ineludibili.

Apparentemente “gemello” di WannaCry, il virus potrebbe possedere un’identica origine, dato che sia le modalità dell’attacco, sia la tipologia di danni arrecati hanno portato gli inquirenti ad escludere l’ipotesi che l’attacco possa avere una natura “benigna” ed essere rivolto alla semplice destabilizzazione di quel mondo che ormai vive perennemente connesso senza troppe attenzioni e troppi accorgimenti.

 

[adrotate banner=”5″]