Emerge il Futuro

Friuli, 20 mila vaccinazioni da ripetere

In un Paese che ha ormai perso ogni contatto con la realtà e in cui le epidemie vengono giudicate preferibili rispetto alla doverosa somministrazione del vaccino atto a debellare le patologie di riferimento, può persino accadere che l’opinione pubblica si focalizzi su un caso di malasanità in cui l’antivaccinsimo si è incarnato nelle sembianze di un’infermiera di Codroipo e di una serie sterminata di finte vaccinazioni.

Mentre l’Oms, attonita, riprende l’Italia per via dell’inusitata epidemia di morbillo che tiene in ostaggio la Penisola e mentre il New York Times attribuisce a Grillo le colpe di una psicosi anti-medica in realtà antecedente al Movimento 5 Stelle (e probabilmente destinata a sopravvivergli), circa 20 mila bambini di Codroipo, in provincia di Udine, si trovano dunque a dover ripetere le vaccinazioni del caso per via di una vicenda che rasenta davvero la follia più assoluta.

Nessuno al mondo è infatti riuscito a capire se dietro le mancate vaccinazioni si celasse un ben preciso disegno dell’infermiera o una semplice perdita di senno da parte della donna incriminata, dato che le testimonianze e i tentativi di autoassoluzione da parte della protagonista dell’episodio paiono più improntati in direzione di una tardiva negazione dell’evidenza che non a fornire una spiegazione o un movente per l’accaduto.

A prescindere dalle cause, sulle quali indagheranno gli inquirenti, le autorità sanitarie locali hanno comunque stabilito che, anche a fronte di un numero di vaccinazioni praticato dall’infermiera stimato in 6 o 7 mila unità, la sicurezza imporrà la ripetizione della pratica per tutti i bambini facenti riferimento alla struttura medica e che, quindi, il totale delle nuove misure profilattiche da somministrare dovrà ammontare alla sopracitata misura pari a 20 mila unità.

In attesa che i poveri bambini ripetano dunque la loro vaccinazione, resta l’amaro in bocca per un Paese sempre più alla deriva culturale e scientifica, in cui la perdita di contatto con la realtà ci ha portato a discutere di vaccini e medicine, anziché di patologie, come dovrebbe accadere da almeno un secolo a questa parte.

 

 

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