Salute e Benessere
1

Allarme zecche: possono provocare meningonencefalite

4 luglio 2016
2278 Visualizzazioni
0 Commenti
3 minutes read
Allarme zecche: possono provocare meningonencefalite

Una volta riscontrato che la nostra abitazione si trasforma ogni estate nel luogo dove mosche e zanzare decidono di trascorrere la bella stagione in attesa dell’autunno, una sana passeggiata nei boschi che circondano la nostra Penisola potrebbe rivelarsi alla stregua di un toccasana, se non fosse che, soprattutto nelle zone del nord est, tra alberelli e scoiattoli dimorano intere colonie di zecche, la cui pericolosità supera di gran lunga quella di ogni altro insetto presente tra le mura domestiche.

A seguito di sette ricoveri fatti registrare negli ultimi giorni presso le strutture sanitarie della provincia di Belluno, la Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit) ha voluto lanciare l’allarme relativo alla pericolosità del morso di zecca e ai possibili rischi che si corrono in caso di tardivo ricorso a cure e terapie del caso, dato che la puntura dell’insetto risulta essere in un primo tempo asintomatica per poi sfogare la sua veemenza nella genesi di autentiche patologie potenzialmente mortali.

zecca_emergeilfuturo

Le zecche sono infatti portatrici di una particolare infezione virale a carico del sistema nervoso centrale, definita come meningoencefalite, che risulta essere nella maggior parte dei casi innocua e destinata a risoluzione spontanea, ma che potrebbe agevolmente portare in dote una serie di complicazioni per circa il 2% dei soggetti colpiti, comprensive del rischio legato alla paralisi degli arti inferiori o addirittura di morte.

I maggiori problemi sorgono, come premesso, dal fatto che spesso il soggetto colpito non si accorge di essere stato morso da una zecca ed ignora i primi lievi segnali relativi alla contrazione della patologia, fino a quando il quadro clinico si complica ed urge un ricovero per impedire che la meningoencefalite produca danni irreparabili al sistema nervoso.

L’invito emanato dalla autorità sanitarie a seguito dei sette ricoveri è quello di evitare per quanto possibile le zone in cui sono state registrate maggiori concentrazioni di zecche, boschi del bellunese in primis, e di recarsi tempestivamente al pronto soccorso non appena faccia la sua comparsa sull’epidermide una qualunque anomalia, palesemente non riconducibile alla puntura di una di quelle funeste zanzare che avevano imposto la nostra fuga da casa e la ricerca di un po’ di tranquillità nella quiete dei boschi.

 

Altri post che ti potrebbero interessare

Questo sito utilizza Cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Se vuoi sapere di più clicca su maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi