Salute e Benessere
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Hiv, una nuova speranza dalle forbici molecolari

10 ottobre 2016
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Hiv, una nuova speranza dalle forbici molecolari

Dopo la notizia, diffusa settimana scorsa, di un paziente inglese completamente guarito dall’Aids a seguito di una terapia retrovirale dalla natura sperimentale, la ricerca di settore pare chiudere il cerchio nei confronti del virus Hiv grazie all’ideazione di un approccio di tipo genetico alla patologia che consentirebbe di tagliare ed incollare porzioni del Dna dei pazienti, di modo da rimuovere le strutture in cui l’agente virale si annida e da eliminarlo così dall’organismo ospitante senza il ricorso a farmaci o altri rimedi di tipo medico.

Uno studio congiunto, condotto dalle università di Milano e Philadelphia, ha infatti mostrato come la tecnica genetica, già in uso per altre patologie in cui cromosomi risultano responsabili del processo, possa sortire ottimi effetti se relazionata al versante relativo all’Aids e come, il primo trial clinico condotto sui topi abbia prodotto i risultati sperati, andando ad inibire l’azione dell’Hiv, ancora in fase dormiente, prima che il virus potesse replicarsi all’interno dell’organismo e dare adito alla malattia in fase conclamata.

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Facendo leva sula presenza di una particolare batterio, denominato Cas9, gli autori dello studio sono riusciti ad impiegare la forbice molecolare in grado di tagliare intere sezioni di Dna per poi ricomporle una volta eliminato l’elemento selezionato, riuscendo così a fare in modo che la presenza latente del virus Hiv all’interno dell’organismo delle cavie da laboratorio non sfociasse nella genesi dell’Aids in quanto, appunto, il virus risultava rimosso o depotenziato dall’eliminazione di un particolare enzima che funge come propellente per la sua replicazione e diffusione.

Il passo successivo della nuova terapia sarà quello di replicare lo studio su volontari umani e di cercare di capire a fondo se le numerose affinità genetiche tra le due specie possano tradursi in risultati simili, aprendo così un’ulteriore porta in direzione di quella strada che conduce verso la piena eliminazione dell’Hiv dal pianeta Terra, anche grazie a terapia ardite e sperimentali testate ai più disparati angoli del globo terrestre.

 

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