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Dna, decifrata la mappa che regola l’attività dei geni

19 Febbraio 2015
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Dna, decifrata la mappa che regola l’attività dei geni

Definito spesso come la “macchina più perfetta presente in natura”, l’organismo umano si compone di un’infinita serie di meccanismi ed ingranaggi che governano il funzionamento delle sue singoli parti e che si rivelano alla nostra attenzione solo nel malaugurato caso di anomalie o disfunzioni tali da imporre la ricerca di una causa ad un livello più intimo di quello rappresentato dalla semplice comparsa di sintomi empirici.

La possibilità di rivelare non solo le strutture che compongono il nostro Dna, ma anche i meccanismi che governano il loro funzionamento potrebbe per tanto tenere traccia di ogni azione svolta dal nostro corpo (tanto a livello centrale quanto periferico) e consentire così di poter agire andando a prevedere quali ingranaggi potrebbero guastarsi o si trovano a rischio di sviluppare una futura anomalia.

Dopo aver integralmente mappato il genoma umano nel 2001, un nuovo studio dal carattere enciclopedico ha finalmente svelato i meccanismi in base ai quali gli oltre 25 mila geni presenti all’interno del nostro organismo si attivano, a seguito di necessità intrinseche o di stimoli esterni.

La ricerca, pubblicata su Nature in 24 studi distinti, mira cioè a suddividere la componente relativa al Dna in quanto tale dai processi che regolano il funzionamento delle sue componenti; paragonando la nostra struttura genetica, ad esempio, alla lingua italiana, la ricerca spiega perché l’unione di determinati simboli alfanumerici produce un determinato suono o un determinato significato, andando a chiarire come le lettere si possono combinare tra loro e come sia possibile prevedere lo sviluppo di futuro di una frase dopo averne individuato la radice (un po’ come avviene nel caso dei moderni editor di testo).

Oltre che costituire una delle opere più ingenti mai prodotte in ambito di ricerca genetica, laRoadmap epigenetica, cosnentirà via via di comprendere quali patologie dipendono dal preciso corredo cromosomico di ogni individuo e quali singole peculiarità possano condurre allo sviluppo di anomalie potenzialmente fatali, ponendosi così come il più grande sistema di prevenzione mai ideato.

Al momento, la ricerca si trova ancora in fase embrionale ed ha svelato il funzionamento del nostro genoma ad un livello di meccanismi generale, ma successivi sviluppi suggeriscono che sia possibile entro breve aumentare le correlazioni note tra le interazioni presenti nel Dna e giungere ad un quadro d’insieme sostanzialmente esaustivo di quello che avviene all’interno della macchina più perfetta mai creata in natura, dando così risposte a domande che sono rimaste latenti per migliaia di anni.

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