Per cardiopatie (malattie cardiache) congenite si intende una serie di patologie, alcune delle quali ereditarie, in cui durante la vita fetale cuore e grossi vasi non si formano in maniera corretta ma presentano dei difetti anatomici che possono poi andare ad inficiare la corretta funzionalità dell’organo.
Si stima che l’incidenza generale di queste patologie nel Cane sia di più di un caso ogni 15 cucciolate mentre l’incidenza in alcune singole razze può essere addirittura superiore. Diverso è nel Gatto, in cui solo circa un caso su 1000 presenta questo tipo di malattia e senza una predisposizione di razza accertata.
Tra le razze canine in cui sono segnalate alcune di queste patologie troviamo il Barboncino, Pastore tedesco, Pomeranian, Pastore delle Shetland, Collie, Maltese, Yorkshire Terrier, Chiuhuahia, Bichon Friese, Keeshond, Cocker Americano, Rottweiler, Springer Spaniel Inglese, Newfoundland, Golden e Labrador Retriever, Boxer, Alano, Pointer, Bulldog Inglese, West Highland White Terrier, Beagle, Mastiff, Samoiedo, Schnauzer Miniature, Bull Terrier, Fox Terrier, Setter Inglese, American Staffordshire ed altre.
Questa classe di malattie è tipicamente segnalata in soggetti giovani ma può occasionalmente essere individuata anche negli adulti, a seconda della gravità del difetto. Il sintomo che più frequentemente porta un Veterinario a sospettare di queste malattie è la presenza di un soffio (un tono cardiaco anomalo) riscontrato durante l’auscultazione cardiaca, parte fondamentale di un esame fisico di base. Altri sintomi meno comuni possono essere un’accrescimento stentato, la presenza di cianosi (lingua o mucose di colore bluastro), episodi di collasso o crisi convulsive, facile affaticabilità , vene giugulari (ai lati del collo) distese o alterazioni specifiche ad esami diagnostici come elettrocardiografia, radiologia del torace o esame Ecocardiografico, tecnica d’elezione per una diagnosi e stadiazione completa.
Per alcune razze canine e feline sono anche disponibili dei test genetici eseguibili su sangue per capire se un potenziale riproduttore rischi o meno di trasmettere ai cuccioli alcuni tra i geni responsabili di queste malattie. La visita generale del cucciolo ed eventuale esame ecocardiografico sono esami rapidi e non invasivi fondamentali per la diagnosi e la discussione e pianificazione di una terapia. Il dott. Christian Mina, direttore sanitario della Clinica Veterinaria Romagnola, è uno dei Veterinari accreditati FSA (Fondazione per la Salute Animale) per l’esecuzione dell’esame ecocardiografico ufficiale per la ricerca di cardiopatie congenite.
Fonti:
Manual of Canine and Feline cardiology, 5ed. 2016
Congenital Heart Diseases of Puppies and Kittens, Vet Clin Small Anim 36 (2006) 503-531