
Da un punto di vista strettamente legale, un matrimonio risulta nullo in caso i due contraenti non abbiano consumato l’unione mediante l’adozione di almeno un singolo rapporto sessuale, il che implica la naturale importanza di una normale attività intima all’interno del processo di ricerca dell’armonia e della serenità di coppia.
Se il rifiuto a svolgere i propri doveri coniugali è dunque ragione sufficiente per la rottura di un rapporto amoroso, sia esso sancito dalla legge o meno, in nessuno stato al mondo, o quasi, il partner rifiutato risulta legittimato a scagliarsi in direzione del proprio compagno e ad aggredirlo con cieca furia, coinvolgendo nel balletto di morsi e graffi persino l’incolpevole suocera.
La vicenda, oramai divenuta di pubblico dominio ad ogni latitudine del globo terrestre ha visto per protagonista la 35 enne americana Tabatha Lee Grooms (per ironia della sorte, il cognome della donna significa “mariti”, in lingua inglese), rea di aver tentato di ridurre in fin di vita il suo compagno, tale Carlos Rodrecus Grazia, a seguito di unrifiuto di natura sessuale, motivato da un comunissimo calo di voglia, magari dovuto all’afa estiva.
Dopo essersi sentita dire di no, durante il pomeriggio del 14 giugno scorso, la donna originaria della Georgia è uscita di casa e si è diretta in un bar, dove si è ubriacata fino a perdere il lume della ragione, per poi fare ritorno tra le mura domestiche e decidere di infliggere una dura lezione al proprio compagno, condita da colpi in testa, morsi sulle braccia e graffi al collo.
Intervenuta per sedare gli animi, la madre 66enne di Carlos, Betty Clark, si è trovata anch’essa vittima del deliro di Tabatha e si è successivamente vista costretta a chiamare la polizia per placare una lita unilaterale che pareva non destinata a concludersi a tarallucci e vino nel giro di pochi minuti.
Logicamente, Tabatha è stata arrestata e trasportata d’urgenza presso il vicino comando di polizia, dove ha confessato la sua sete di vendetta e le motivazioni dell’aggressione messa in atto contro il proprio compagno e dovrà ora rispondere di alcuni capi di imputazione, senza nemmeno poter invocare la mancata consumazione dell’unione amorosa quale attenuante generica, da un punto di vista strettamente legale, s’intende.
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