Salute e Benessere
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Ecco la pillola che ti convince di aver mangiato a sazietà

7 gennaio 2015
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Ecco la pillola che ti convince di aver mangiato a sazietà

Durante il corso degli ultimi dieci anni l’esplosione delle moderne tecnologie è riuscita ad alterare la percezione della nostra dimensione sociale e a convincerci, a livello inconscio. di una quantità di cose pressoché infinita relativa alla nostra (presunta) popolarità, senza che per altro alla nostra immaginazione venisse chiesto uno sforzo corrispondente.

Dal momento che basta accendere il pc per sentirci tutti un po’ più popolari, pieni di amici e profondamente desiderati; perché dunque non ideare qualcosa di altrettanto virtuale in grado di convincerci di un’ipotetica sazietà, al fine di limitare la reale assunzione di calorie al momento di passare dal pasto virtuale a quello in carne ed ossa di pollo?

La domanda se la sono posti i nutrizionisti facenti capo al Gene Expression Laboratory del Salk Institute di La Jolla, in California, che dopo aver tratto le dovute considerazioni in materia di realtà virtuale, hanno messo a punto una pillola ad hoc in grado di trasferire al nostro organismo stimoli e impulsi del tutto analoghi a quelli provocati da una solenne scorpacciata, senza il fastidio rappresentato dal corrispettivo calorico destinato a depositarsi in direzione del girovita una volta terminata l’estasi alimentare.

La virtualissima pillola dimagrante sfrutta la capacità del nostro cervello di recepire l’impulso di sazietà e di indurre l’organismo a bruciare le calorie in eccesso, andando a stimolare un particolare recettore nucleare, denominato farnesoide X (Fxr), che regola il rilascio degli acidi biliari e il rilascio dell’omonima proteina deputata a favorire la digestione degli alimenti ingeriti.

In sostanza, la pillola realizzata dai ricercatori americani illude il nostro organismo di aver consumato un lauto pasto, stimolando così i centri nevralgici preposti alla digestione, in un modo simile a quello con cui l’arcinota pillola anticoncezionale illude l’organismo femminile di trovarsi già in condizione di avvenuta fecondazione, ma senza i medesimi effetti collaterali, non andando a coinvolgere più di tanto la produzione organica legata agli ormoni.

La pillola è stata al momento testata per un periodo pari a cinque settimane su un gruppo di cavie da laboratorio affette da problemi legati con una condizione di sovrappeso o obesità, rivelandosi efficace non solo al fine della riduzione della massa grassa dei topi, ma anche in un’ottica di benessere generale legata all’abbassamento dei livelli di colesterolo di tipo LDL nel sangue e all’accelerazione delle funzioni metaboliche.

La pillola il cui funzionamento è stato descritto sulle pagine di Nature Medicine, si appresta ora ad attraversare una lunga fase di sperimentazione sugli esseri umani in grado di stabilirne il funzionamento e l’assenza di effetti indesiderati: in caso si giunga ad esiti soddisfacenti; prepariamoci dunque ad una nuova frontiera della virtualità, in cui saremo più tutti un po’ più amati, più popolari e più sazi, quantomeno ad un livello totalmente inconsapevole.

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