Salute e Benessere
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Un nuovo fondo da 500 milioni per la lotta al cancro

19 Ottobre 2016
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Un nuovo fondo da 500 milioni per la lotta al cancro

Per quanto la controcultura imperante riferisca di assurde metodologie terapeutiche per curare il cancro, non esiste una sola persona sulla faccia della Terra che possa a pieno titolo dirsi guarita da un tumore facendo affidamento su qualche fogliolina di insalata o qualche seduta sul lettino dello psicologo e ogni incremento registrato nel tasso di guarigione a livello mondiale risulta interamente ascrivile alla crescita della ricerca media di settore e agli implementi terapeutici resi possibile dallo stanziamento di nuovi fondi pubblici e privati.

Accade così che in un Paese in cui il livello di esposizione al cancro pare aumentare in modo esponenziale a fianco del numero di soggetti guariti, anch’essi in perenne aumento, una parte dell’ormai celeberrimo tesoretto sanitario venga stanziata dal Ministero della Salute per favorire la crescita di un settore legato alla ricerca che in Italia vanta già un discreto numero di eccellenze e centri appositi.

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Di fronte alla possibilità di stanziare per l’intero comparto sanitario due miliardi in più rispetto alle stime iniziali (da 113 mld a 115) il ministro Lorenzin ha infatti deciso che 500 milioni del bottino racimolato mediante la revisione del sistema dei ticket andrà ad aumentare l’acquisto statale di farmaci anticancro, utili a tamponare l’emergenza medica in atto e a dare respiro all’intero settore legato alla ricerca di terapie parallele o alternative rispetto a quelle in vigore.

Inizialmente passata sotto silenzio a causa del fatto che un’altra porzione dei due miliardi andrà a dare corpo a nuove assunzioni (e nel nostro Paese l’impiego resta prioritario su tutto), la notizia si accompagna alla diffusione di nuovi dati relativi all’incidenza del cancro in Italia e al tasso di sopravvivenza oltre la fatidica soglia dei cinque anni dalla diagnosi.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera e basato sulle stime contenute ne libro “I numeri del cancro in Italia 2016” (frutto del lavoro delle maggiori associazioni oncologiche nostrane) , sarebbero infatti circa tre milioni (uno su venti) gli Italiani sopravvissuti al cancro e costretti a convivere con lunghi percorsi terapeutici e riabilitativi, data la perenne persistenza della minaccia e l’onere derivante dal fatto che, checchè ne dicano le bufale e le leggende su Internet, nessuno al mondo guarisce senza l’adeguato e continuo supporto clinico e farmacologico.

 

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