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Salute e Benessere
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Giocare all’aperto previene la miopia infantile

16 Settembre 2015
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Giocare all’aperto previene la miopia infantile

In un’epoca piuttosto remota, in cui i prati erano composti da sottili fili d’erba e non da ancor più sottili pixels-per-pollice, si dice che i bambini adorassero giocare all’aria aperta con i loro amici e che la sola idea di trascorrere i pomeriggi estivi rintanati in casa a fissare uno schermo provocasse loro un’ondata di rigurgito e riluttanza simile a quella percepita all’entrata nella scuola.

In base ad un recente studio, la diffusa pratica di abituare i bambini a tranquillizzarsi e a divertirsi mediante il ricorso a tablet, smartphones e consolle dei videogiochi non ha semplicemente minato alle basi la comune vitalità infantile, ma pare pure inesorabilmente destinata a produrre un sensibile aumento di casi di miopia tra i più giovani, per i quali, un pomeriggio trascorso all’aria aperta fungerebbe invece da toccasana.

Una ricerca condotta dall’università cinese di Sun Yat-sen a Gunaghzhou è infatti giunta in queste ore a conferire fondamento scientifico a quanto ampiamente appurato in base alla comune esperienza, mostrando come l’abitudine al gioco all’aria aperta riduca sensibilmente il rischio di miopia tra i più giovani e riesca ad arginare quella piaga legata alle ridotte facoltà visive che attualmente colpisce un numero enorme di giovani nei paesi “sviluppati”, spingendosi a punte statistiche pari all’80-90%.

Per giungere a questa conclusione, i ricercatori cinesi hanno monitorato le condizioni visive di un gruppo di bambini, di età media apri a 6 anni, lungo unarco temporale di 3 anni; periodo in cui gli scienziati hanno operato una suddivisone del campione statistico in base alla frequenza con cui i ragazzini tendevano a trascorrere tempo di qualità all’aria aperta e lontano dalle mura domestiche.

Al termine dello studio è emerso che i 951 bambini che spendevano il loro tempo libero impegnati in attività di tipo ludico-aerobico all’aria aperta mostravano uno stato di conservazione della vista nettamente superiore rispetto al gruppo di 952 soggetti perennemente confinati in casa tra televisione e Playstation.

In termini numerici, la differenza con cui la miopia ha colpito i bambini meno propensi agli svaghi campestri a raggiunto la punta del 9,1% e lo studio pubblicato su Jama ha così confermato come la visione di un prato composto di erba risultasse molto più salutare di quella di un campo da gioco composta da pixels per pollice e malsane abitudini.

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