Tutti coloro che svolgono un qualunque lavoro d’ufficio, seguendo orari e turnazioni di tipo classico, conoscono alla perfezione le insidie fisiche ed emotive che si annidano in ogni lunedì mattina, quando la sveglia giunge puntuale ad interrompere il ciclo sonno-veglia domenicale per riportare rapidamente il bioritmo alla sua consueta routine.
Se tutti i lunedì comportano dunque un micro-trauma esistenziale, secondo i ricercatori facenti capo all’Università del Michigan esiste un particolare lunedì ancor più pernicioso e potenzialmente pericoloso per l’organismo; per la precisione, quello che segue l’introduzione della discussissima “ora legaleâ€.
Lo spostamento delle lancette avanti di un’ora favorirebbe infatti, secondo i ricercatori americani, la comparsa di disfunzioni organiche in grado di sfociare addirittura in problematiche cardiovascolari di tipo grave e di culminare in un’impennata statistica legata all’incidenza di infarti.
Mentre da questa parte dell’oceano l’ora legale giungerà nella notte tra il 28 e il 29 Marzo, i medici americani hanno già potuto constatare la bontà delle loro teorie durante lagiornata di ieri (primo lunedì dopo il cambio dell’ora negli USA) e verificare che, come ogni anno, la statistica relativa al numero di infarti riportati mediamente ogni giorno dell’anno all’interno del paese ha subito una crescita con punte pari al 24-25%.
Per converso, i ricercatori dell’Università del Michigan hanno osservato che la cessazione dell’ora legale e il ritorno all’ora solare di fine ottobre comportano invece una riduzione nel numero degli infarti (pari al 21% in meno durante il lunedì successivo al cambiamento) e dedurre quindi che ilproblema non è rappresentato tanto dal cambio di orario in sé, quanto dall’ora di sonno indebitamente sottratta per favorire il risparmio energetico su scala globale e per limitare il ricorso a luci elettriche e consimili durante le ore serali.
Assodato quindi che l’introduzione dell’ora legale apporta più svantaggi che benefici, alcuni stati confederati, come il Colorado e il New Mexico, hanno indetto una campagna per abolirla e perriportare la situazione ad una dimensione di tipo naturale in grado di far coincidere l’orario quotidiano on il comune moto della Terra su sé stessa, andando così ad abolire artifici e spostamenti indebiti delle lancette.
Per chiunque non si trovi in presenza di pregresse patologie coronariche o cardiovascolari, il consiglio è quello di cercare di mantenere le proprie abitudini anche di fronte al cambio di orario, per limitare l’incidenza dello sfasamento temporale alla sola sfera del sonno, senza investire anche il versante sociale ed alimentare: in fondo, l’allenamento protratto durante tutto l’anno per resistere all’infame sveglia del lunedì, potrebbe essere più che sufficiente per salvare il nostro cuore dall’ulteriore trauma.
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