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Anche Apple abbandona Google, Bing e Yahoo! pronti a subentrare

28 Novembre 2014
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Anche Apple abbandona Google, Bing e Yahoo! pronti a subentrare

Se le fortune che ci accadono nella vita restano spesso fenomeni isolati come lampi temporaleschi in un cielo estivo, per quanto riguarda la sfortuna, pare invece che ogni triste evento sia destinato a portare con sé un’onda lunga di fatalità e che, quando qualcosa comincia ad andare storto, anche tutto il resto comincerà come d’incanto a prendere la proverbiale “piega sbagliata”.

No sappiamo al momento se a Mountain View abbiano preso atto della dura legge di natura, ma di sicuro gli eventi nefasti che si stanno abbattendo in questi giorni su Google non lasciano presagire nulla buono per le prossime future societarie del gruppo.

Dopo essere stata scaricato da Firefox (vedi articolo) ed essere finita di nuovo nel mirino della Commissione Europea (vedi articolo), il motore di ricerca più popolare al mondo si trova ora ad apprendere che anche Apple ha deciso di abbandonarlo al proprio destino, concentrando i futuri sforzi di Safari verso altri lidi e altri motori.

In base a quanto riportato dal sito americano “The Information”, pare infatti che l’azienda di Cupertino abbia deciso di rinunciare alla presenza di Google come motore predefinito su Safari per percorrere una strada ancora ignota che condurrà Apple, già dal prossimo anno, a stringere un nuovo sodalizio con Yahoo! o con Bing.

Alla base della decisione dei vertici di Apple ci sarebbero numerosi fattori, tra i quali spicca la volontà dell’azienda di levarsi di dosso l’ingombrante fardello rappresentato dalla storica partnership con Google (mai come in questo periodo al centro delle antipatie mondiali) per sviluppare il proprio browser di riferimento, facendo leva su un’azienda in cerca di rilancio, al fine di garantire una maggior specificità ai propri prodotti e smarcare IOS e Osx dal colosso di Mountain View.

Se l’analoga mossa annunciata da Firefox appariva alla stregua di un salto nel buio, è difficile ipotizzare che l’azienda gestita di Tim Cook non abbia attentamente vagliato ogni opzione prima di votarsi verso la storica svolta e che non abbia ampiamente pianificato come colmare l’assenza di introiti derivanti da Big G che, al momento rappresentano una cospicua fetta delle entrate di Apple.

Non appena resa pubblica una decisione che difficilmente verrà smentita, Yahoo! e Micorsoft si sono rapidamente affacciate alla finestra e hanno cominciato a suonare le loro serenate più dolci all’azienda della Mela, ben consapevoli che un potenziale ingresso su Ios potrebbe rappresentare il discrimine tra il rilancio e il fallimento dei futuri progetti legati ai loro rispettivi motori di ricerca, rappresentando il sistema operativo mobile di Apple il 44% dell’intero mercato per smartphone e tablet.

Non è chiaro al momento se la svolta di Apple coinvolgerà solo il mercato americano o se si porrà come trend su scala globale, quello che è certo è che in casa Google avranno sicuramente appreso sulla loro pelle dell’esistenza di quella particolare legge di natura che prevede per ogni evento nefasto, una tragica catena di fatalità sempre in agguato.