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Scienza e Tecnologia
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Huawei: in arrivo un visore per la realtà virtuale

18 Aprile 2016
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Huawei: in arrivo un visore per la realtà virtuale

Il recente exploit commerciale di Huawei rappresenta forse la maggior dimostrazione di quanto gli scenari tecnologici mutino rapidamente e di quanto la Cina abbia ormai dato vita ad un comparto industriale collocato ben oltre la semplice opera di mimesi di quanto progettato e ideato in Occidente o nel vicino Giappone.

Forte di un ruolo sul mercato che collocano l’azienda cinese a ridosso di Apple e Samsung, in casa Huawei hanno deciso di reinvestire l’enorme potenziale commerciale derivante dalla vendita degli smartphone per tentare una nuova avventura in direzione della realtà virtuale; settore percepito dagli analisti come cruciale per lo sviluppo dei colossi hi-tech.

huaweivr_emeergeilfuturoHuawei ha infatti annunciato di avere in cantiere la produzione di visori per la realtà virtuale, compatibili con i suoi dispositivi di punta (P9 e Mate8) e comprensivi di un vasto numero di giochi e applicazioni gratuiti, con un catalogo di titoli iniziale comprensivo di circa 40 unità e logicamente destinato ad espandersi con il progredire della tecnologia di riferimento.

Inizialmente riservato al mercato orientale, Huawei Vr appare al momento piuttosto simile ai suoi principali rivali prodotti da Samsung e Oculus e si compone di un visore low cost in grado di proiettare i fruitori di smartphone all’interno di una visione aumentata finalizzata a far apparire quanto mostrato sulla display alla stregua di un ambiente virtuale, all’interno del quale orientarsi, seppur con qualche piccola problematica legata ai periodi di latenza dell’immagine trasmessa.

In caso il settore legato alla realtà virtuale produrrà quell’ampio impatto sui mercati postulato da numerosi analisti, il novero delle aziende pronte ad accaparrarsi una fetta di un settore ancora vergine pare dunque destinato a comprendere anche Huawei, colosso cinese che con i suoi successi ha dimostrato quanto sia possibile passare in poco tempo da sigla sconosciuta e quasi impronunciabile a leader di mercato.

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