Ricavata una supercolla dalle cozze: addio ai punti di sutura?

Per quanto gli adesivi industriali abbiano raggiunto un ottimo livello di tenuta, numerose colle in commercio comportano l’impiego di sostanze non esattamente atossiche ed elevati costi produttivi; ragioni che hanno spinto alcuni ricercatori italiani e di Singapore a cercare soluzioni alternative inprossimità dei fondali oceanici, dove la tenuta di un colla è messa alla prova quasi per antonomasia.

Una ricerca congiunta condotta dal Cnr in collaborazione con al Nayang Technological University e con l’Università della Calabria ha infatti mostrato le inedite proprietà adesiva contenute nelle cozze,dalle quali risulta possibile ricavare una supercolla in grado di resistere alla pressione dell’acqua e all’usura esercitata dall’elemento idrico senza il bisogno di ricorrere ad adesivi industriali o ad altre soluzioni.

La scoperta delle proprietà adesive possedute dai molluschi apre la strada ai più disparati utilizzi della nuova colla ricavata dalle cozze, utile non solo in ambito diingegneria marittima, ma potenzialmente in grado dirivoluzionare l’intero settore medico, andando asostituirsi ai tradizionali punti di sutura apposti a seguito di un intervento chirurgico.

Riuscire ad impiegare correttamente una colla completamente anallergica e dalla tenuta paragonabile a quella di ago e filo potrebbe infatti favorire gli sviluppi di un settore medico che si trova ancora alle prese con la necessità di ridurre l’impatto estetico dei punti di sutura e fare in modo che le cicatrici post-operatorie diventino solo un lontano ricordo.

Al momento, le proprietà esposte dalla ricerca descritta pubblicata su Nature Communication lasciano presagire che gli scienziati del Cnr siano davvero riusciti a trovare quel “Santo Graal” di tutte le colle a più riprese cercato dall’ingegneria mondiale e forse in grado di porre la parola fine su una serie di adesivi industriali in cui tenuta e tossicità procedono di pari passo.

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