Chiunque si sia trovato ad affrontare la prima gravidanza, avrà probabilmente riposto un carico enorme di sogni e speranze sulle tradizionali ecografie, dato che la filmografia hollywoodiana è infarcita di narrazioni incentrate su bambini che risultano perfettamente distinguibili in ogni dettaglio dall’interno del grembo materno e che si apprestano quasi a salutare mamma e papà con la loro minuscola manina dallo schermo ultra-definito dello studio ginecologico.
Dato che la realtà dei fatti risulta inevitabilmente molto diversa dalle sue rappresentazioni cinematografiche e dato che negli studi collocati fuori dai set risulta effettivamente difficile distinguere una gambina da una mano senza il supporto del medico, pronto a spiegare quanto si trova ad essere di fatto indistinguibile, un’equipe di medici brasiliani ha deciso di accorciare un po’ le distanze tra fantasia e realtà , mettendo a punto una nuova tecnica di screening prenatale dagli esiti davvero mirabolanti.
Facendo affidamento sulle infinita possibilità connesse con l’ambito di ricerca legato alla realtà virtuale, gli studiosi facenti capo alla Clinica diagnostica per immagini di Rio de Janeiro hanno infatti dato vita ad in sistema di ecografie in 3D che, oltre a rendere conto di dettagli anatomici altrimenti impercettibili, riesce a fornire un quadro abbastanza preciso dello sviluppo e dello stato di salute relativo agli organi interni del bambino.
Andando ad unire la possibilità di visualizzare immagini tridimensionali mediante il ricorso agli ormai celeberrimi visori Oculus Rift, impiegati nell’ambito dei videogiochi, con le informazioni derivanti da una comune risonanza magnetica, risulta infatti possibile fare affidamento su un apposito software che consente di tracciare una mappatura visiva degli organi interni e di tradurre informazioni strettamente numeriche in un disegno animato, così da mostrare ad esempio il battito del cuore o la crescita dei piccoli polmoni del feto.
Oltre a rintracciare agevolmente eventuali anomalie e consentire così interventi rapidi, il sistema di ecografia in 3D farà sicuramente la gioia di tutti quei genitori che quotidianamente entrano in uno studio ginecologico armati di sogni e speranze e che si trovano poi costretti a farsi spiegare dal loro medico di riferimento che l’immagine visualizzata sullo schermo corrisponde ad un braccio in fase di formazione e non ad una paletta per gelati introdottasi impunemente nel ventre materno.
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